“Qualcuno una volta scrisse” disse Guisgard a Clio “che la vera bellezza porta la nobiltà.” Sorrise. “Però è giusto... scusami, Clio se ho usato rivolgermi a te ancora in maniera così formale...”
“Eh, qual'è il tuo segreto?” Pepe a Guisgard. “Tutte ai tuoi piedi.”
“Attento che la nostra Clio non è paziente quanto me nel sopportare la tua ironia.” Sarcastico il capitano.
Poi arrivò la colazione.
“Oh, beata donna.” Pepe nel vedere Altea arrivare con la colazione.
E subito il profumo di quelle leccornie attirò gli altri.
Infatti si presentarono prima Afiel, poi Miseria e Chiò.
“Davvero ottimo, milady.” Mangiando Afiel.
“Attento a non rimpinzarti troppo che tocca a te il prossimo turno di guardia.” Fece Irko.
“Tranquillo, a stomaco pieno sono più efficiente.” Lesto Afiel.
“In verità” ridendo Miseria “il tuo stomaco è sempre pieno, ma la tua efficienza è sempre scarsa.”
E tutti gli altri risero.
“Non finire tutto” disse Irko ad Afiel “o gli altri non troveranno niente. Chi si offre di portare qualcosa a Palos che è impegnato nella Sala Comandi e ad Ammone che è giù nella Sala Motori?”
“Ci vado io!” Esclamò Afiel.
“Si, così ti papperai tutto per strada.” Mormorò il Rosso.
“E poi Ammone mangerà lui per colazione!” Divertito Miseria.
E di nuovo tutti risero.
“E' tutto molto buono, milady.” Guisgard ad Altea, sorseggiando una tazza di thè. “Io adoro la cannella. Davvero un'ottima sorpresa.”
“Licinia!” Gridò la vedetta. “Stiamo sorvolando Licinia!”
“Irko, trenta gradi a tribordo.” Ordinò Guisgard.
“Si.” Annuì il Rosso. “Vedo un lungo corso d'acqua sotto di noi.”
“E' il Lagno.” Rivelò Guisgard. “Le sue acque sono putride e fangose, dunque la manovra deve essere attenta. Dal Lagno poi navigheremo fino all'interno di Licinia.”