Clio lasciò il ponte di comando e tornò nella sua cabina.
Qui trovò ad attenderla il piccolo Cid.
“Capitano...” disse saltando da sotto il letto “... siete voi! Io per sicurezza mi ero nascosto!” Sorrise. “Dal corridoio arriva un profumino irresistibile... immagino sia la colazione...”
Nel frattempo la Santa Caterina aveva iniziato la sua manovra per scendere sulle putride acque del secolare Lagno.
Era questo un corso d'acqua molto lungo, che attraversava la parte più antica e nobile del regno di Afravalone.
Questo reame, come si sa, era composto da ducati, il più potente dei quali era naturalmente Capomazda.
Ma nel regno vi erano anche altre realtà e Licinia era una di queste.
Si trattava di una terra antichissima, retta da un Basileus, una sorta di carica regale di origini orientali, assoggettato al re di Afravalone ed affiancato dalla nobiltà del posto in qualità di consigliere.
Scesa sulle acque del Lagno, la Santa Caterina, dopo essersi stabilizzata, proseguì navigando in direzione di Licinia.
“Irko, organizza dei volontari che scenderanno a terra con me.” Disse Guisgard. “Non voglio fermarmi molto qui.”
“Si.” Annuì il Rosso.
Il presunto Taddeide si voltò poi verso Altea.
“Grazie ancora dell'ottima colazione, milady.” Sorridendole, per poi scendere giù, diretto alla Sala Comandi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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