Mi si avvicinò senza quasi che me ne accorgessi.
No, ma allora lo fai apposta!
Come diavolo potevo restare impassibile se continuava ad avvicinarmisi in quel modo?
La sua vicinanza, le sue parole, quel respiro tra i miei capelli.
Sentii un brivido impertinente attraversarmi, e socchiusi gli occhi quasi senza accorgermene.
Ma fu solo un istante.
Era una tortura.
Diamine, Clio, adesso esageri non ti ha nemmeno sfiorata.
Alzai gli occhi al cielo.
"Ma davvero.." Sussurrai a mia volta, voltandomi verso di lui a cercare i suoi occhi "e io che pensavo bastasse la mia spada..". Prima che tornasse in testa al gruppo, per poi guardarlo allontanarsi, scuotendo appena la testa.
Sorrisi tra me e me.
In realtà mi piaceva l'idea che volesse proteggermi, anche se non lo avrei mai ammesso con lui.
L'idea che mi vedesse forte e delicata come quel giglio che aveva raccolto, guarito, e reso immotale ai miei occhi.
Sarebbe riuscito a fare lo stesso per me?
Scossi la testa, cercando di rallentare il battito del mio cuore.
Arrivammo alla casa di un pastore, e Guisgard chiese informazioni.
Ascoltai in silenzio, finché si voltò.
"Beh, detto così sembra un suicidio andarci.. Il fiore d'oro non è il fiore azzurro.." Dissi piano, in modo che sentissimo solo noi quattro "Però forse vale la pena tentare.. Non so, quante probabilità ci sono di trovare un altro tesoro con un nome tanto simile?" Alzai le spalle "A meno che tu non voglia prima andare dall'indovina, magari lei sa qualcosa anche su questo fiore d'oro.. Se ha qualcosa a che vedere con noi..".
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