Nel veder arrivare Altea ora con la sua lunga e scura chioma, subito Afiel e Miseria sgranarono gli occhi.
“Vi dona molto, milady, il colore scuro.” Disse Miseria.
“Moltissimo direi.” Fece Afiel.
Irko allora diede alla donna il costume da zingara che aveva preparato.
Era molto appariscente, sia per i colori, vivissimi, che per l'abbondante scollatura e il vistoso spacco lungo l'esuberante gonna.
“Fate attenzione a non muovervi troppo una volta messo quel costume, milady...” sarcastico Guisgard “... o temo che solo un convento potrà essere un luogo sicuro per voi.”
Poi fu il turno di Pepe che indossò subito il saio preparato da Irko.
“Come sto?” Chiese agli altri.
“Da te non mi farei confessare mai!” Esclamò Miseria.
“Ovvio.” Replicò lesto Pepe. “Sarebbe una gara a chi è più peccatore.”
E fragorose risa invasero il ponte.
Guisgard allora prese il suo costume e andò nella sua cabina per indossarlo.
Ma un attimo dopo arrivò Clio, già pronta per la spedizione.
Il capitano la guardò per un lungo istante.
“Sei bellissima...” sussurrò “... davvero... ti dona molto...”
Poi la ragazza lo prese in disparte e gli parlò di Cid.
“Eh...” scuotendo appena il capo lui “... pare che questa nave sia diventata affollata come quelle imbarcazioni che trasportano passeggeri...” la fissò negli occhi “... è scorretto, lo sai? Lo sai, vero? Dirmelo adesso, con questo abito...” rise piano “... già, adesso crederei a tutto... persino che avendolo addosso ti far star bene...” sospirò “... vallo a prendere... il ragazzino... lo affideremo ad Irko durante la nostra assenza. Io intanto vado a prepararmi.” E andò nella sua cabina per cambiarsi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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