Lo fissai sbigottita, spalancando gli occhi mentre le sue mani sfioravano i miei fianchi moltiplicando a dismisura i battiti del mio cuore.
"Io?" Portandomi la mano al petto "Io una cattiva ragazza? Questa sì che è nuova... Ma se tra i pirati tutti mi chiamavano Angelo ..." Scuotendo la testa , divertita "Ai ferri, addirittura?" A voce bassa con gli occhi nei suoi "Vorrei proprio sapere se hai detto la stessa cosa alle due donne che si sono litigate il tuo letto stanotte... No, perché potrei offendermi, sai... Dopotutto ho solo messo un vestito che la maggior parte delle ragazze mette tutti i giorni.." Sorridendo, per poi scuotere la testa e alzare le mani "No, scherzavo.. Preferisco non sapere...".
Nominò la camicia da notte, e arrossii appena, sorridendo.
Doveva proprio ricordarmelo in continuazione?
Ma poi risi.
"Ah, allora lo ammetti che era solo una camicia da notte..." Scuotendo la testa, divertita "Sì beh.. ne ho di molto più belle, in realtà.." con sufficienza, per poi sorridere nuovamente "Solo che non ci vado in giro.." divertita.
Lanciai una breve occhiata al mio vestito "Sono felice che ti piaccia..." mormorai.
Restammo in silenzio per un lungo istante, mentre le sue mani si spostarono sulle mie braccia, accarezzandole dolcemente, quasi fosse la cosa più normale del mondo, mentre mi mancava sempre più il fiato.
Adesso mi sveglio, pensavo, mi risveglierò sull'Hydra e scoprirò che non è stato altro che un sogno.
Quasi sussultai quando si allontanò per raggiungere la sua cabina.
Lo seguii con lo sguardo e sorrisi quando si voltò.
Era tutto così strano, così nuovo. Mi sembrava di essere catapultata in un gioco di cui non conoscevo nemmeno le regole.
Ma sicuramente non avevo mai provato così tante emozioni tutte insieme.
Raggiunsi il ponte insieme a Cid, per presentarlo agli altri.
Osservai sorridendo Altea nel suo vestito da zingara.
"Ah, milady i miei complimenti... ho idea che mi darete un bel da fare..." ridendo "Fossi in voi minaccerei di maledire chiunque non si comporti da gentiluomo..." facendo l'occhiolino alla dama.
Arrivò poi anche Guisgard vestito da musico, e lo osservai parlare con Cid.
Sorrisi nel vedere gli occhi del ragazzino illuminarsi.
Pochi giorni prima era sul patibolo, e ora realizzava i suoi sogni, era davvero felice.
Così scendemmo finalmente dalla nave per raggiungere la misteriosa Auroria.
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