I quattro compagni avevano scoperto quella nicchia.
Guisgard si chinò, spostò i rami che la coprivano e cominciò a far scorrere le dita sulle parole incise nella pietra.
“Si, sono versi che parlano del Fiore Azzurro...” disse “... ma vi sono molte cose strane... ad esempio, questo Incertofato... cosa può essere?”
“E' scritto in maiuscolo” fece Pepe “e dunque immagino sia un nome proprio di qualcosa... ma di cosa?”
“Forse un luogo...” mormorò Guisgard “... beh, restare qui non ci porterà a nulla... proseguiamo lungo questo sentiero...”
Così, guidati dal presunto discendente di Ardeiano, i quattro ripresero il loro cammino.
Era ormai il crepuscolo e la sera, con la sua oscurità ed i suoi misteri, cominciava ad annunciare la sua venuta.
“Presto sarà buio” disse Pepe “e non vorrei trovarmi nel bel mezzo di questa boscaglia senza una torcia...”
“Forse Auroria non è lontana.” Guardandosi attorno Guisgard. “Avanti, aumentiamo il passo.” Si voltò poi verso Clio ed Altea. “Come va, ragazze? Siete stanche?” Chiese loro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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