A quelle parole di Clio, Guisgard sorrise appena, vagamente ironico.
“Non so...” disse guardandola “... magari qualcosa che riesca a farti sorridere e a far svanire quel tono e quell'espressione acida che ti sei cucita sul viso...” fissò poi Altea e Pepe “... Clio ha ragione... meglio ragionarci su ed attendere domattina per ritentare ancora... e poi non mi entusiasma l'idea di dover varcare questa porta in piena notte...”
Così, si accamparono presso quel misterioso ingresso.
“Riposatevi...” Guisgard ai suoi tre compagni “... farò io il turno di guardia... non riuscirei comunque a chiudere occhio stanotte.”
“Io invece si.” Annuì Pepe. “Magari un po' di riposo mi darà qualche idea sull'arcano.” E si stese a terra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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