Clio toccò il bassorilievo di Nestore e cominciò a fare pressione.
Ma non accadde nulla neanche stavolta.
La mano di Guisgard allora si posò su quella di Clio, che ancora era ferma sull'immagine del re di Pilo.
“Dovresti riposare ora...” disse lui piano alle sue spalle “... riproveremo domani...” strinse la mano di lei nella sua “... domani magari troveremo la soluzione, se Dio vorrà...” poi l'altra sua mano cinse il fianco di lei, fino a costringerla a voltarsi “... lo facevi e lo fai ancora...” sussurrò lui, fissandola negli occhi “... quel broncio... quel tuo chiuderti nei tuoi silenzi ed io a chiedermi sempre dei tuoi pensieri... come adesso...” la notte avvolgeva ogni cosa col suo silenzio “... su, va a riposarti, Clio... va... stanotte sei troppo bella per restare... va a riposarti...” accomodando con le dita una ciocca ribelle che scendeva sul viso della ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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