Restai allibita a quella scena.
Ma mi limitai a stringere i denti perché ci puntarono le lance alla gola.
Le osservai attentamente, forse potevo liberarmi ma erano in troppe, mi avrebbero ucciso dopo un secondo.
Avevo sempre detestato le amazzoni, erano l'antitesi della civiltà, e non permettevo mai a nessuno di chiamarmi così, nemmeno per scherzo.
E di certo quella scena non faceva che confermare le mie opinioni.
Io e Altea ci guardammo perplesse poi lei parlò per prima.
Rimasi interdetta alle sue parole, non era ciò che avevamo deciso, dovevamo essere tutti sconosciuti.
Ma compresi che probabilmente sperava di salvarlo.
Alzai lo sguardo sulla donna che sembrava essere il capo.
"Perché? Credevo che le donne fossero migliori degli uomini... Insomma, siete il triplo di noi, armate.. Che male abbiamo fatto?" senza distogliere lo sguardo "Come ha detto lei..." voltandomi verso Altea "Stavamo attraversando il Lagno, ma la nostra imbarcazione si è incagliata, così abbiamo dovuto continuare a piedi.. ci siamo bloccati davanti alla muraglia quando ormai faceva buio, e siamo rimaste affascinate dall'enigma.. l'abbiamo risolto e la porta si è aperta.. tutto qui.. il mio nome è Clio.. sono fuggita una settimana fa dalla mia casa e da un grasso fabbro a cui mio padre ha pensato bene di promettermi.." scuotendo appena la testa, come a scacciare un pensiero disgustoso "Volevamo solo attraversare il Lagno...".
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