A quelle parole di Clio la donna sorrise.
“Naturale.” Disse compiaciuta. “Un uomo non potrebbe mai risolvere un simile arcano.” Guardò alcune delle sue soldatesse. “Portate questi due alle miniere del Moro.”
“Si.” Annuirono quelle, per poi prendere di peso Guisgard e Pepe, col primo sempre privo di sensi ed il secondo dolorante ed incapace di opporre resistenza, caricarli sui loro cavalli e portarli via.
“Voi due invece” la donna a Clio e ad Altea “verrete con noi al palazzo.”
Così, quelle Amazzoni, condussero le due nella loro città.
Passate le alte mura, Auroria apparve ancor più solenne e meravigliosa.
Le strade erano lastricate con pietre bianche e levigate, i palazzi tutti di marmo bianco, così come le guglie, le torri e le case.
E nell'attraversare quelle strade, Clio ed Altea si accorsero che la popolazione era formata da sole donne.
Poi, dopo un po', si ritrovarono davanti ad un sontuoso palazzo, anch'esso di marmo bianco.