Cercai di restare impassibile.
Cosa l'aveva portata a fare la spada? Avevo io le armi, maledizione!
Ascoltai Altea e la donna parlare, poi si rivolse a me.
"Io?" scossi la testa "No.. niente uomini..." sorrisi "Beh, in teoria dovrei sposarmi tra poco più di un mese.. mio padre mi ha promesso contro la mia volontà.." sospirai "Ho provato a convincerlo ma non voleva sentire ragione.." alzai le spalle "Così sono scappata...".
Era una mezza verità, infondo, ero scappata da ragazza, anche se per un motivo ben diverso, ma se volevo continuare a sembrare innocua, non potevo certo dire la verità.
Ma il volto dell'immaginario fabbro si mischiava nella mia mente a quello dell'insopportabile signorotto che avevo accoltellato.
E il disgusto nel pensare a lui era vero, reale, tangibile. Avrebbe sicuramente aiutato.
"Non gli avrei mai permesso di sfiorarmi.." mormorai, quasi a me stessa.
Presi un profondo respiro, come a voler scacciare un ricordo.
"Posso.." iniziai titubante "Posso chiedervi soltanto dove siamo?".
|