“Gli uomini” disse seccata Anghela ad Altea “ci servono per la miniera. Nessun uomo può uscire vivo da Auroria, come nessuna donna, una volta lasciato questo luogo, può poi ritornarci.” Scosse il capo. “E ora basta con questi discorsi.” Proseguirono fino a raggiungere le mura e poi la porta dalla quale lei ed i suoi tre compagni erano entrati.
“Eccoci...” indicando la porta Anghela “... va e non tornare mai più.” Intimò alla finta zingara.
E la porta si aprì, per permettere ad Altea di lasciare quel luogo.
Intanto, nel Palazzo dell'Incertofato, Clio era nella sua stanza, quando udì delle voci.
Dalla finestra infatti si poteva vedere il vasto cortile colonnato, dove stavano giocando le bambine che fino a poco fa erano con Laika.
Vicino a loro vi era la vecchia che aveva accompagnato Clio nella sua stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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