Caio e Tizio annuirono alle parole di Galgan.
I tre raggiunsero poi il castello, Caio suonò il suo corno e subito furono fatti entrare.
Ed appena in quel luogo, Galgan si accorse della sua tetra atmosfera.
Drappi neri e teloni del medesimo colore coprivano finestre, logge e pendevano dalle merlature, mentre la campana della cappella suonava con lenti rintocchi.
Insomma, tutto quel maniero era velato dal lutto.
Nel cotile centrale vi erano poi valletti e uomini con lunghe tonache, tutti vestiti di nero.
“Venite...” disse Caio a Galgan “... vi condurremo dal nostro padrone...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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