Seguii docilmente l'amazzone, mentre tutto attorno a me si faceva buio e umido.
Potevo sentire i picconi percuotere le viscere della terra, al ritmo della fatica.
Ma io camminavo come se tutto quello non mi toccasse, in silenzio.
E poi la sentii.
Dolce, melodiosa e maliconica.
L'ocarina: lui era lì.
Rimasi impassibile nonostante il cuore iniziasse ad accelerare.
Ero riuscita ad arrivare fin lì, dovevo giocarmi bene le mie carte.
Dovevo essere lucida se volevo avere una possibilità.
Sono qui.. ti tirerò fuori di qui... te lo prometto..
Continuai a camminare, impassibile, seguendo Onsia.
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