La sua voce riempiva quel buio androne in quel canto di Fede e speranza.
Oh, Guisgard...
Onsia gli chiese l'ocarina, lui si voltò ma non mi vide.
Restai ferma e impassibile alla scena che seguì.
Quell'uomo diceva di comandare, possibile?
Sicuramente si prendeva la responsabilità di tutti.
No, ma le donne sono migliori degli uomini.. Sì, sì, credeteci..
Quando ebbero finito di frustarlo lo lasciarono a terra sanguinante, e Onsia mi ordinó di restare.
Beh, era stato più facile del previsto, ero lì, certo non avevo la più pallida idea di come uscirne, ma almeno ero nel posto giusto.
Lui però non mi aveva visto, e io non potevo parlare.
A loro non potevo parlare! Ad Onsia sì!
Così mi voltai verso l'amazzone e annuii.
"Certamente..." Dissi chiaramente, sperando che lui sentisse.
Era troppo poco, ma non potevo rischiare che mi portassero via da lì, dovevo tenere un comportamento esemplare.
Così restai immobile ad osservare la stanza, sperando che, anche solo per caso lui si voltasse e incrociasse il mio sguardo.
Sarebbe bastato un istante per dargli speranza.
Andiamo, andiamo voltati... Guardami..
Ma nessuna emozione traspariva dal mio sguardo.
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