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Vecchio 30-10-2014, 19.10.07   #2198
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio aveva l'elmo abbassato sul viso, lasciando liberi solo gli occhi.
Ma a quella sua parola ad Onsia, breve e leggera, Guisgard si voltò di scatto e restò a fissarla.
E nei suoi occhi sussultarono.
I picconi intanto avevano preso a consumare la roccia, mentre le pale alzavano un gran polverone.
Poi ad un tratto uno di quei prigionieri, approfittando che Acludio era ancora terra, impossibilitato dunque a controllare quegli uomini, si avvicinò piano a Clio.
“Ehi...” disse alla ragazza “... sai che quel gonnellino ti sta proprio bene? Scommetto che quando ti muovi è anche meglio, vero?”
“Pensa a lavorare...” fece un altro di quei prigionieri.
“Va al diavolo tu.” Mormorò l'uomo, per poi tornare a fissare Clio. “Su, scommetto che lassù, fra tante donne, un bel maschio ti manca da morire la notte, vero?”
E a quelle parole Guisgard, mosso da quell'irrazionale e forse improbabile sospetto, da quella strana sensazione, cominciò a fissare con astio quell'uomo.
E più quello parlava a Clio, più Guisgard lo fissava con rabbia.
“Allora bella...” l'uomo alla piratessa “... vuoi vedere qualcosa di bello che ho qui con me?”
“Perchè non torni a lavorare.” Avvicinandosi il presunto Taddeide all'uomo.
“Perchè non vai al diavolo tu?” L'uomo a lui.
Guisgard lo guardò.
“Su, scegline un'altra.” Continuò l'uomo. “Questa è mia. Magari prova ad attirare qualcuna con la tua musica.” Ridendo.
Il falso musico allora lo spinse contro la parete, facendolo cadere poi a terra.
Tutti allora si voltarono.
“Carogna...” mormorò l'uomo alzandosi “... ora me la pagherai...” e si lanciò sul presunto Taddeide.
I due così presero ad azzuffarsi nella polvere, sotto le grida e le risa degli altri prigionieri.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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