Nettuno si cambiò pantaloni e tornò accanto ad Elisabeth.
“Sei più sbronza di quel che pensavo.” Disse lui ridendo. “Si, a giudicare da ciò che dici. Parli di isole, oracoli e persino di quel Guisgard, di cui ignoriamo tutto.” Le accarezzò i capelli. “Credo che tu ora debba riposare. La tisana ha fatto il suo dovere e ti ha liberato lo stomaco. Ora chiudi gli occhi. Io resterò qui e col fischio ti chiamerò l'omino del sonno...” e prese a fischiettare piano per farla addormentare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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