“Non temete...” disse Nettuno ad Elisabeth, con la mano in quella di lei “... resterò qui con voi...”
Poi la donna si addormentò.
I suoi sogni furono agitati a causa della sbornia, ma il riposo le fece bene.
Si svegliò dopo un paio d'ore circa, con un gran mal di testa.
Ma la lucidità le era tornata.
Nettuno era invece accanto al letto, voltato a fissare il mare da un oblò.
Era teso, forse preoccupato ed il suo sguardo vagava inquieto fra le onde e l'orizzonte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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