“Non temete.” Disse Laika ad Altea. “Quegli uomini pagheranno comunque. Dalle nostre miniere non si esce vivi.”
“Sono cattivi, vero?” Chiese una delle bambine.
“Si, molto.” Annuì Laika. “Dunque la nostra trattativa riguarderà solo la spada, Altea. Ammesso che non sia stata fusa o gettata via.” Tornando a rivolgersi alla dama. “Ma discuteremo di tutto ciò a cena.”
In quel momento entrò Anghela.
“Vieni avanti.” Con un cenno Laika. “Abbiamo qui due ospiti.”
“Salute a voi.” Anghela ad Altea e a Imia.
“Pare che i due uomini imprigionati e quella spada appartengano a questa donna.” Fece Laika, indicando Altea.
“Domani apparterranno alla morte.” Sorridendo Anghela.
“Cosa è accaduto?” Chiese Laika.
“Hanno avuto la stupida idea di tentare la fuga.” Rivelò Anghela. “Aiutati da quella sciocca ragazza. I miei sospetti su di lei erano esatti.”
“E dimmi...” incerta Laika “... altri hanno tentato questa fuga?”
“Tutti i prigionieri, ma ora sono al lavoro in condizioni ancora più dure.” Rispose Anghela.
Laika chinò il capo e non aggiunse altro.
E sul suo viso scese un indefinito velo di inquietudine.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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