Guisgard baciò lievemente il dito con cui Clio accarezzava le sue labbra.
“I miei pensieri di stanotte...” disse lui sorridendo appena “... vuoi davvero conoscerli?” Con la sua mano che scivolò, sotto il mantello, sul petto e poi sui fianchi della ragazza. “Forse non valgono tanto, ma c'è abbastanza magia in questa tragica notte che restare in silenzio è quasi una colpa... i miei pensieri... in verità ne ho uno soltanto... e mi sta consumando...” il suo sguardo quasi arrivò a penetrare quello di lei ed i suoi occhi si tinsero di un azzurro intenso e disperato “... vorrei fare l'amore con te, Clio... fino a domattina... farlo una prima ed un'ultima volta... farlo come se l'alba non dovesse arrivare mai...”
Ad un tratto si udì un rumore di passi.
“Arrivano...” mormorò Pepe, che se ne stava in disparte accanto alle sbarre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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