"Oh.. adesso sì che vi riconosco... crudeli e perfide come solo le donne sanno essere.." divertita "É inutile che fingiate di essere brave persone, non vi crede nessuno.." risi.
Beh, morire per prima era quello che volevo, ma evitai accuratamente di dirlo, prima che cambiassero idea.
Ma quando furono sul punto di aprire la cella tutto iniziò a crollare.
L'esecuzione era diventata improvvisamente l'ultimo dei loro problemi.
"Eccoti la tua misericordia..." mormorai tra i denti.
Forse avevamo una possibilità di uscire da lì, sempre che il terremoto sgretolasse le pareti e ci rendesse liberi, altrimenti saremmo semplicemente stati schiacciati dalle macerie.
Lanciai un'occhiata di intesa a Guisgard e Pepe.
"Forse abbiamo un'occasione.." mormorai piano "In tutto questo caos nessuno baderà a noi.. e siamo vicini al confine no? Dobbiamo tentare.. oppure moriremo qua sotto al posto che sul patibolo.. cos'abbiamo da perdere?".
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