Imia annuì ad Altea e fece come le aveva detto.
Prese le bambine in lacrime per lo spavento e cominciarono a dirigersi verso l'uscita del palazzo.
Tutto però sussultava intorno a loro e le pareti di marmo si sgretolavano come se fossero friabili e leggere.
Ma la paura fece bloccare alcune di quelle bambine, rendendo impossibile per loro proseguire.
Imia cominciò a gridare per incitarle a muoversi, ma quelle erano immobilizzate dal terrore.
Ovunque si udivano urla disperate e rumori di crolli.
Corpi senza vita erano nella polvere o schiacciati sotto blocchi spaccati di marmo.
Ad un tratto apparve Anghela.
Prese in braccio due di quelle bambine e ad altre due diede loro la mano.
“Avanti, bambine...” disse “... vi porterò fuori di qui...” guardò poi Imia “... prendine anche tu una in braccio e le altre guidale per mano... presto, o moriremo tutte schiacciate...”
Intanto di Laika non si avevano più notizie.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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