Altea non si era accorta che tutto il caos per il terremoto aveva fatto svelare gran parte del suo travestimento.
Ma ovviamente le Amazzoni di Auroria avevano altro a cui pensare adesso che accorgersi di ciò.
“Io vi aspetterò qui...” disse Imia ad Altea, mentre con Clio e Pepe seguivano Guisgard e Acludio nel palazzo “... usciremo tutti insieme da questo posto...”
Nel correre il finto musico prese al volo la spada lanciata dalla dama.
“Ti sono debitore!” Fissando Altea.
Intanto Acludio guidava il gruppo.
“Lo conosci bene questo palazzo vedo...” fece Guisgard.
“Certo...” correndo Acludio “... ero il capitano della guardia... ecco la sala...” indicando un cumulo di macerie.
Si fecero strada tra i marmi spaccati ed entrarono in ciò che restava di quella sala.
Oro e marmi erano nella polvere e Laika stava contro una parete priva di conoscenza.
“Laika!” Gridò Acludio.
La prese fra le braccia e cercò di farla rinvenire.
“Oh...” aprendo piano gli occhi lei “... dov... dove sono...? E le... bambine?”
“Sono in salvo...” sussurrò Acludio.
“Tu...?” Incredula lei.
“Si e ti porto fuori da qui...” prendendola in braccio.
“Il Fiore d'Oro...” agitata lei.
“Credo sia andato distrutto...”
“No... non può essere...”
“Era solo un pezzo d'oro a forma di fiore...” disse lui “... non aveva alcun potere.”
“Senza il Fiore d'Oro Auroria è destinata alla rovina...” in lacrime Laika.
“Auroria è già distrutta” rivelò Acludio “... ma la ricostruiremo... tutti insieme, uomini e donne...”
Ed uscirono da quel luogo, raggiungendo poi di nuovo gli altri.
Anche i prigionieri erano tornati indietro e tutti, uomini e donne, si ritrovarono davanti ai resti del Palazzo dell'Incertofato.
“Io...” tentò di parlare Laika.
“Non dire nulla, amore mio...” fissandola Acludio e tenendola sempre in braccio.
“Noi donne abbiamo fallito...”
“Anche noi uomini.” Annuì Acludio. “Solo insieme si può riuscire.” Sorridendo. “Auroria avrà di nuovo la sua regina e ricominceremo.”
“Solo se tu sarai il mio re, amore mio adorato...” guardandolo Laika.
Ed un baciò legò i due amanti davanti a tutto il popolo.
Un popolo di uomini e donne.
“Ma cos'era il Fiore d'Oro?” Domandò Guisgard. “Solo un pezzo d'oro dunque?”
“Si...” annuì Acludio “... simbolo della ricchezza di Auroria... ma solo un pezzo d'oro.”
“Tanta fatica per niente...” scuotendo il capo Pepe.
“Ti sembra niente questo?” Sorridendo Guisgard ed indicando Acludio e Laika e l'armonia tornata ad Auroria. “Questa è la vera ricchezza...” aggiunse, per poi fissare le macerie della città.
Macerie che però avevano mostrato fondamenta nuove.
Fondamenta d'Amore.
Quello Vero, rappresentato da Acludio e Laika.