Tornati sulla Santa Caterina e raccontata agli altri l'avventura vissuta ad Auroria, Guisgard, Altea, Clio e Pepe furono accolti come eroi.
Irko rivelò poi che nel frattempo erano riusciti a riparare il guasto, così che il vascello era di nuovo in grado di volare.
Il capitano ordinò allora che iniziassero tutte le manovre per il decollo, in modo da farla in barba anche a Burmid, nascosto chissà dove con la sua terribile nave di Picche.
Poi il presunto Taddeide vedendo Clio che andava nella sua cabina, prima che la ragazza imboccasse il corridoio che dava agli alloggi, le si avvicinò.
“Clio, aspetta...” disse “... volevo... si, volevo scusarmi... per ciò che ho detto e fatto in quella miniera... non era il momento adatto forse... e... beh, pensavo che fossero gli ultimi istanti... ma non avevo il diritto... ti prego, scusami...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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