Disattivato
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La stanza era lussuosa ed elegante come l'avevo immaginata, c'era profumo di spezie e una luce soffusa.
E lui.
Lì, con gli occhi nei miei.
Presi il calice dalla sua mano e sorrisi, alzandolo appena prima di portarlo alle labbra.
Era intenso e inebriante, chiusi gli occhi per assaporarne il sapore e l'intenso bruciore.
Li riaprii e sorrisi.
"Oh, la cosa si fa interessante..." Sussurrai dolcemente, lanciando uno sguardo al baule colmo di abiti e stoffe pregiate.
Alzai gli occhi su di lui con un sorriso divertito, e mi avvicinai di un passo.
"Però non ti permetterò di vedermi mentre mi cambio.." Prendendogli il braccio libero dal bicchiere, per poi voltarlo con le spalle al baule.
"Ecco, da bravo.." Gli sussurrai all'orecchio "Guai a te se ti giri...".
Avevo il cuore che batteva a mille.
Mi sarei davvero spogliata davanti a lui?
Beh, tecnicamente è girato..
Mi avvicinai ai vestiti, e posai il bicchiere lì accanto dopo averne preso un altro sorso.
Così iniziai a guardare quelle stoffe e quei vestiti dai colori più sgargianti.
Ne vidi uno rosso, tremendamente sensuale, uno più semplice in seta blu, e poi ancora in pizzo nero, uno giallo troppo appariscente, uno verde con ricami di fiori.
Erano tutti bellissimi, poi, quasi sul fondo sentii un tessuto finissimo e delicato.
Tutto quello che tu non sei, insomma...
Lo tirai fuori e me ne innamorai.
Certo, non era il vestito perfetto per i miei scopi, ma era l'ultimo dei miei problemi in quel momento.
Era bellissimo, bianco, con ricami ed inserti d'oro.
L'intero abito sembrava un gioiello.
La lunga gonna, non molto ampia, di pregiata seta bianca era sovrastata da un'altra in un tessuto finissimo e impalpabile, quasi trasparente, che lasciava intravedere la gonna sottostante.
La vita era sottolineata da una stretta cintura ricamata in tessuto, anch'essa dorata, lo stesso ricamo si poteva notare lungo tutta l'ampia scollatura, che lasciava scoperte anche le spalle.
Le lunghe maniche, anch'esse bianche, dello stesso finissimo materiale della sopragonna, erano bloccate da dei polsini dorati che riprendevano i ricami della cintura.
Ma la vera meraviglia era il corpetto, con un ricamo delicato ed elegante incastonato di purissime perle, che legava insieme le due anime di quel particolare vestito, la semplice purezza del bianco, e l'opulenza sfarzosa dell'oro.
Era un sogno.
Lo indossai in fretta, col terrore da una parte che lui si girasse, dall'altra di sentire il tessuto strapparsi. Sembrava così delicato, e io ero sempre stata terribilmente maldestra.
Mi accorsi che andava stretto sulla schiena, tirai in qualche modo il filo sottile, ma non sarei mai riuscita a bloccarlo.
Le nobildonne hanno sempre qualcuno che le veste?
Mi avvicinai piano a Guisgard, sfiorando delicatamente la sua spalla.
"Adesso puoi voltarti.." mormorai, facendolo girare verso di me con un movimento delicato.
Sorrisi "Dimmi un po'.. a chi l'hai rubato questo.. ad una esotica principessa?" risi appena, con gli occhi nei suoi "Certo, non è l'abito da ingenua fanciulla che cercavamo... ma non ho saputo resistergli..." con un sorriso "Però, ora che ci penso, si intona benissimo con il mio mantello bianco, quello che mi è valso il soprannome di Angelo della Tempesta.." risi appena.
Mi voltai di lato e indicai i lacci sulla schiena "Mi aiuti, per favore?".
Ultima modifica di Clio : 05-11-2014 alle ore 17.20.12.
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