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Vecchio 07-11-2014, 16.30.12   #2353
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Già, tutto troppo strano e misterioso per i miei gusti...” disse Guisgard, mentre fissava la lettera sigillata con quel simbolo “... anche io ho subito pensato a uomini di Dominus... chi altri infatti può conoscerci in questi luoghi?” Scosse il capo. “Ma da quel po' che conosco mio zio posso dire che è troppo orgoglioso e superbo per rivolgersi a me, anche solo per ingannarmi, col titolo di duca... non so, ma qualcosa mi dice che Dominus non c'entra...” guardò poi Clio ed Altea, facendo loro cenno di seguirlo per tornare al vascello.
Saliti di nuovo a bordo, il capitano convocò tutti sul ponte di comando, mentre la notte si apprestava ormai a cedere il posto al nuovo giorno.
E poco dopo l'alba apparve a schiarire le inquietudini del buio e di quel loro viaggio verso l'ignoto.
“L'unica cosa da fare” fece Palos, dopo che Guisgard aveva raccontato di quello strano incontro e della lettera “è aprire quella busta.”
“Guisgard annuì ed aprì finalmente quella missiva.
E la lesse ad alta voce:

“Lord Guisgard, in verità cerco da sempre un uomo come voi.
Avete tutto per incarnare un degno eroe letterario.
Carisma, fascino, coraggio e quell'alone di mistero che contraddistingue i grandi protagonisti della tragedia greca, come un novello Oreste, o un redivivo Edipo.
Ma in voi vi è anche quel genuino ed assoluto ascendente che da sempre attira, affascina e conquista la gente comune.
Mi riferisco all'indole romantica, eroica ed epica dei grandi cavalieri cortesi, quali Erec, Tristano e naturalmente Lancillotto.
E poi la vostra spada, leggendaria lama simbolo degli amanti Taddei, il vostro fantascientifico vascello volante, degno della nave Argo di Giasone e naturalmente la meta del vostro viaggiare, meritevole di essere narrata nel più straordinario romanzo mai scritto.
Per questo io bramo di avervi come protagonista nella mia ultima rappresentazione teatrale.
Naturalmente affiancato dalle vostre due bellissime assistenti.
Per voi ho già preparato un degno copione che attende solo il suo protagonista: sir Guisgard, inarrivabile Eroe da Romanzo e futuro Arciduca.
E se la rappresentazione, come credo, riscuoterà successo, allora vi sarà assegnato l'ambito premio.
Mi riferisco al Fiore di Bellezza, unico simbolo della vera e sola beltà di questo mondo.

Maccus.”

“Chi diamine è questo Maccus?” Chiese Chiò.
“Non ne ho la minima idea...” pensieroso Guisgard.
“Sembra conoscere molte cose di te.” Disse Irko.
“Già...” turbato il presunto Taddeide.
“A meno che” ridendo Pepe “non sia tu l'autore di questo scritto, visto la sfilza di attributi, epiteti e complimenti vari elencati a menadito.”
“Molto divertente...” mormorò Guisgard.
“E dai, facevo per sdrammatizzare.” Divertito Pepe.
“Complimenti dici?” Rileggendo la lettera il presunto Taddeide. “E se invece fosse una trappola? Troppi elogi, troppa ammirazione fine a se stessa...”
“Forse davvero vi è Dominus dietro tutto ciò...” fece Lainos.
“Io direi di ignorare questa lettera.” Sbottò Ammone.
“Parla però di un questo Fiore di Bellezza...” inquieto Guisgard “... e se si trattasse proprio del Fiore Azzurro?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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