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Vecchio 07-11-2014, 17.57.39   #2365
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Clio parlò piano a Guisgard e poi si allontanò sorridendo.
Il capitano, quasi istintivamente, cercò e trovò la mano di lei, ma un attimo dopo, allontanandosi la ragazza, le sue dita scivolarono piano, come una carezza, su quelle di lui.
“Beh, rammento di un certo baule...” disse poi fissandola, con quella frase sibillina che solo lei poteva capire “... dunque...”
Poi Altea parlò di suo fratello e tutti i marinai la guardarono stupiti.
Dopotutto il nome di Velv li agitava non poco.
Lo sguardo di Guisgard finì ad un tratto su Cid, che se ne stava sul parapetto a fissare il Lagno.
“Cos'hai, piccolo?” Avvicinandosi a lui il capitano.
“Nulla...”
“Sai che è reato dire bugie al proprio capitano?”
Cid lo fissò.
“Si, addirittura il reo è passabile di punizioni corporali.” Annuì Guisgard. “Non so... mezza razione di cibo e acqua, qualche legnata e persino un giro di chiglia.”
“Cos'è il giro di chiglia?” Domandò Cid.
“Lascia perdere...” ridendo il capitano “... allora, hai detto il vero prima?”
“Prima quando?”
Guisgard gli diede un buffetto sul capo.
“Beh...” mormorò il ragazzo “... io... ecco... io pensavo...”
“A cosa?”
“Al fatto che...” incerto Cid “... che mi piacerebbe venire giù con voi, capitano...”
“E sulla nave chi resta?” Fingendosi sorpreso Guisgard.
“Suvvia, non sono certo necessario!”
“Scherzi!” Esclamò il capitano. “Sei il mio braccio destro!”
Cid chinò il capo.
“Facciamo un patto...” parlandogli ad un orecchio Guisgard “... verrai con noi, ma in incognito...”
“Incognito?”
“Si...” annuì il presunto Taddeide “... in qualità di mio scudiero... ti affiderò Mia Amata, ma tu dovrai custodirla e nasconderla. E tu con essa. Naturalmente in caso di necessità tu e la spada salterete fuori a toglierci da guai.” Porgendogli la mano. “Affare fatto?”
“Affare fatto!” Stringendogli la mano Cid. “Grazie!” Raggiante il ragazzino.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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