Rimasi esterefatta dalle sue parole..ma quando avevamo parlato? Dovevo cambiarmi e prepararmi? Mi misi a ridere e lo vidi andare verso il ponte.."Devo prepararmi?" pensai stupita "quando prima gli ho mostrato il mio vestito e i miei capelli sciolti per la prima volta e lui mi ha messo pure un fiore nei capelli? E ora mi dice di prepararmi quando ero la prima pronta sul ponte con la sacca?".
E infatti capii tutto quando andai sul ponte e vidi parlava con la dama di turno..e non dissi nulla ma poi lo vidi andare nella sala comandi..mi ci volevano pochi attimi, non sarei stata trattata cosi.
Andai nella sala comandi e lo guardai e iniziai a dirgli tutto quanto di un fiato.."Purtroppo non sono la altra..milady..sono Altea. Avevi fretta prima e ti sei pure dimenticato io ero la prima a essermi preparata ed essere sul ponte mentre mi hai rimandato a farlo e poi ti vedo parlare tranquillo sul ponte e per me non avevi tempo..senza sapere ciò che volevo dirti" la mia rabbia era più forte, il mio volto bianco si fece rosso e calde lacrime scesero sulle guance arrossate "Ovvio..tanto è sempre stato cosi..io sono solo una stupida dama di corte..nemmeno Dominus mi ha mai trattata ed offesa come fai tu..no, non potevo aspettare visto la scorsa volta abbiamo davvero rischiato di morire e non è mai tempo sprecato quando si parla di Amore..ma tu te ne sei fregato pure di sapere perchè ero li...ero li per dirti quanto ti amavo..ora puoi andare a fare la tua rappresentazione teatrale con l' altra assistente, io do le dimissioni, non aspettarmi e non cercare di convincermi" e gli lanciai il fiore che mi aveva messo tra i capelli e me ne andai in camera.
Sospirai lentamente, era chiaro..lo aveva detto mi aveva preso solo per rendermi utile a bordo..in cucina..quindi non vi erano problemi, avrei aspettato qui, tanto dovevano parlare e io avrei fatto da mangiare agli altri..qualcosa di utile sempre lo facevo.
Udii di nuovo il fischio di arrivo e uscita ma non me ne curai, mi avvicinai alla biblioteca e sfiorai i libri..i miei unici amici..e presi uno tra i miei preferiti di poesie.
Mi stesi sul letto e mi misi a leggere con indifferenza anche se le gote erano ancora arrossate...potevano pensare di me ciò che volevano, tanto ogni cosa positiva o negativa fatta veniva sempre criticata, non volevo più parlargli.
Chiusi il libro e pure gli occhi per allontanare tutto questo che mi feriva come un coltello e mi addormentai.
"Maestro Teofilus" e gli andai incontro.
"Vieni qui, Altea...ti sto aspettando, assieme a tuo nonno Mandus
e lady Sibille".
Ed ero di nuovo a Corte tra lo sfarzo e sorridevo al maestro protetta da lui.
Mi svegliai quasi subito..forse quel sogno era un giusto avvertimento, nessuno avrebbe osato entrare qui e io non avrei aperto a nessuno, appena sarebbero scesi mi sarei vestita di nuovo come dama di corte e sarei tornata laggiù..tanto qui ero trattata peggio, almeno a Capomazda vi era mio nonno che mi avrebbe protetta e amata e pure Teofilus e altre persone come Madama Sibille..non sarebbe stato un problema a trovare una carrozza a Suesson, era un centro abitato e pensai di nuovo a quel sogno..la indovina aveva ragione..i sogni sono a volte veri e ci mandano segnali.