Nettuno si avvicinò ad Elisabeth e cominciò a slacciare i lacci del suo abito.
Quando ebbe finito si allontanò.
“Sai...” disse “... anche se un uomo perde la memoria non vuol dire che smetta di vivere e di conoscere il mondo... forse è quel senso di appartenenza che ci lega gli uni agli altri... e so che se una donna accetta un fiore da un uomo vuol dire che quell'uomo non le è indifferente... Elisabeth, non sei mia moglie e non sei obbligata a recitare anche quando siamo da soli... ora riposa, presto sarà giorno... io tornerò sul ponte, magari ricorderò qualcosa del mio presunto passato... buonanotte...” ed uscì.
Un attimo dopo, come uno spettro, era già svanito nel corridoio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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