Guisgard cominciò ad allacciare lentamente quei lacci sul vestito di Clio.
Poi, piano e delicatamente, iniziò a sfiorare con le dita la schiena nuda di lei.
“Sai bene” disse in un sussurro “che puoi chiedermi tutto ciò che vuoi...” senza smettere di accarezzarle la pelle nuda “... ignorarti? Non potrei neanche volendo...” la sua mano saliva, lenta, su e giù lungo la schiena della piratessa “... come adesso... siamo in questa specie di trappola, forse persino in pericolo... ed io invece adesso non riesco a pensare ad altro che alla tua pelle liscia, morbida...” si chinò sul collo di lei e cominciò a baciarle le spalle e poi la schiena “... profumata...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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