“Tranquilla, non ti criticherò.” Disse sorridendo Nettuno ad Elisabeth. “E poi detesto quei matrimoni in cui la moglie brontola su tutto ed il marito che fa il geloso per ogni minima cosa.” Rise piano.
Poi a quel bacio di lei sulla guancia, restò a fissarla per un lungo istante.
Sorrise di nuovo e con un rassicurante gesto del capo la fece avvicinare.
“Vediamo questa botta...” guardando il punto in cui la donna aveva urtato “... non è nulla di che... fortuna ti hanno premuto il capo con un panno bagnato. Non ti verrà neanche il bernoccolo.” Facendole l'occhiolino. “Beh...” fece poi “... avanti, dimmi... cosa facevate sulla tua isola in caso di amnesia? Pozioni? Antidoti? Rituali particolari? Ci sarà pure un modo per farmi riacquistare la memoria, no?” Divenne di colpo serio. “Ho l'impressione che de Gur conosca questa gente. Che la conosca bene intendo. Se non tutti, almeno una buona parte. E capire così chi davvero sono i buoni e chi invece i cattivi in tutta questa storia...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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