Uscii da dietro il paravento, e Guisgard mi legò un nastro tra i capelli.
Restai con gli occhi nei suoi per un lungo istante, sorridendo poi a quelle parole.
Un carillon si aprì di scatto, e una musica dolce e melodiosa inondò la stanza.
Risi appena, mentre mi prendeva tra le braccia, facendomi volteggiare.
"No ma.. ti sembra il momento?" mormorai.
Non avevo più ballato da quella lontanissima sera festosa.
"Dimentichi che non so ballare.." risi, con gli occhi nei suoi.
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