Il pittore scoppiò a ridere.
“Sir Guisgard” disse fissando la scena dal balcone “si è spesso definito un novello Davide. Ebbene, il Biblico Re d'Israele sconfisse in uno scontro impari il gigantesco Golia, campione dei Filistei. Vedremo ora se riuscirà a salvare lady Clio e voi, lady Altea.” Voltandosi nella stanza, dove c'era Altea.
Ma Guisgard era ancora immobile e senza conoscenza ai piedi di quell'albero.
Proseguiva però lo scontro tra il gigante e Clio.
Il grottesco omone stava avanzando verso la ragazza per ridurla in poltiglia, quando lei, lesta, lanciò contro di lui i suoi affilati pugnali.
La mossa fu semplice ed efficace.
I pugnali raggiunsero gli occhi del gigante, che a quell'impatto lanciò un grido disumano.
Cominciò allora ad agitarsi, fino a quando riuscì ad estrarre le due lame dai suoi occhi.
Dalle orbite, ormai squarciate, cominciarono così a scendere lacrime di sangue.
Lacrime che dopo un po' divennero vomiti rossi, mentre il gigante, come un Polifemo accecato ed impazzito, correva e si dimenava per il giardino, urlando e maledicendo se stesso.
E correndo correndo, finì contro un barbacane, spaccandosi la testa e morendo sul colpo.
Cadde poi pesantemente a terra, generando un sordo boato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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