Sappi oh Principessa, che tra gli anni in cui il Disegno
ebbe il suo massimo compimento nell'esplosione cosmica
generando le galassie, i pianeti e le costellazioni della volta celeste,
e gli anni in cui il Diluvio spazzò come foglie essiccate i giganti dei ghiacci,
divampò un'età di sogno dove l'uomo generato dal fango primordiale
seppe fronteggiare e vincere gli dei che dominavano i cieli e le acque,
squarciando con manti scarlatti e zoccoli di porpora i sacri veli del Tempio,
dove un Redentore attendeva la sua distruzione con gli occhi fissi al cielo,
un tetto senza colori che non rispldendeva sulla terra il Suo vero volto,
un passaggio di corona spinosa tinto di rosso,
che ancora zampilla dalla fonte della conoscienza,
come eterna rimembranza di passaggio di dei...
Taliesin, il Bardo
__________________
"Io mi dico è stato meglio lasciarci, che non esserci mai incontrati." (Giugno '73 - Faber)
|