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Vecchio 25-11-2014, 02.28.10   #2622
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Scossi la testa.
"Non ci arrivi, vero?" Mormorai pianissimo, chiudendo gli occhi al tocco delicato del suo fazzoletto "Preferirei non avere lacrime da asciugare..".
Era inutile che gli dicessi che i baci, le carezze, i sospiri diventavano menzogne nel momento stesso in cui permetteva ad un'altra donna di toccarlo.
E considerando che lo faceva in continuazione...
Niente lagne, Clio! Hai già fatto abbastanza danni.
E poi non ha mai risposto su questo argomento, perché dovrebbe farlo stavolta?
Non era quello che volevo sentirmi dire.
Ma il fatto che avesse parlato così, davanti a tutti era già un passo avanti.
Lo ascoltai suonare la sua ocarina, come in quei pomeriggi d'estate della nostra adolescenza.
Quante volte avevo sognato che suonasse per me.

Non mi sentivo più le braccia.
Era quasi un mese che mi allenavo sola, e il maestro aveva approfittato della sua salute momentanea per mettermi sotto torchio.
"Di nuovo.." Implacabile "Conto io...".
Alzai gli occhi al cielo, non portava niente di buono.
Quando la smise quasi crollai.
Non mi lamentai, sapevo come la pensava: è quando non ce la fai più che devi dare tutto.
Mi alzai e lo vidi sorridere.
"Per oggi basta.." Poi allungò le mani davanti a se "A meno che tu non abbia voglia di un po' di pugilato.." Sorridendo.
Risi, annuendo.
Mi era mancato, ed era bello vederlo di nuovo pimpante.
Dopo lo scontro di pugilato, però, ero stremata.
Il maestro mi porse la fiaschetta con il vino speziato.
"Brava ragazza.." Sorrise "Sei la migliore.." Strizzandomi l'occhio.
Raccolse le armi e gli scudi "Ci penso io qui.. Vai.. Ma non prendere freddo..".
Alzai gli occhi al cielo "Si mamma.." Risi.
Attraversai il bosco lentamente, prendendo di tanto in tanto un sorso dalla fiaschetta.
Ero felice, nonostante il mio corpo si stesse ribellando.
Sbucai in una radura, lui era lì, pensieroso a guardare l'orizzonte, con l'ocarina in mano.
Scoppió a ridere nel vedermi.
"Stanca?" Ridendo "Sei tipo.. Paonazza in faccia..".
Scossi la testa ridendo appena.
Quando si accorse che stavo camminando a fatica mi guardò serio "Che è successo?".
Sorrisi "Niente.. Mi sono allenata con il maestro.." Mormorai "Sono distrutta..".
"Si vede.." rise.
Mi fece cenno di raggiungerlo.
Crollai a terra al suo fianco con un tonfo, sdraiandomi sulla schiena.
"Che leggiadria.." commentò sarcastico lui.
Mi limitai a fare una smorfia divertita.
"Stavi suonando?" voltandomi a guardarlo.
"No.. ma posso iniziare ora.." sorrise, per poi farmi l'occhiolino.
Annuii con aria sognante.
Lui mi sorrise e iniziò a suonare la sua ocarina, mentre io restai ferma a fissare il cielo.
E, solo per un momento, cullata da quella musica, chiusi gli occhi.
"Clio.." sussurrò, sfiorandomi i capelli.
"Clio svegliati.." dolcemente.
Aprii gli occhi disorientata e lo vidi sorridere, vicinissimo a me.
Intorno a noi, lo splendido tramonto era ormai terminato, e una fresca sera nasceva.
Ma tutto quello che vidi fu il suo sorriso.
"Il maestro sarà in pena per te.. su, alzati.." ridendo, per poi alzarsi e porgermi la sua mano perché facessi lo stesso.


Avevo sempre pensato di essermi innamorata di lui in quel momento, quando la prima cosa che vidi aprendo gli occhi assonnati fu il suo sorriso.
Mi appoggiai al parapetto, sorridendo a quel ricordo lontano, mentre guardavo l'alba che spuntava.
Falla finita, o adesso o mai più...
Presi un profondo respiro, facendomi coraggio.
"Allora è me che vuoi?" Trattenendo il fiato "Me, nessun'altra?" Lasciando lo sguardo vagare sull'alba, sorrisi appena, tremando "Alla.. Alla luce del sole?" Alzando gli occhi su di lui, con un timido sorriso, mentre credevo che il cuore volesse scoppiarmi.
Stavolta non era una domanda che potesse ignorare o rigirare.
Almeno avrei saputo cosa pensava una volta e per tutte.

Ultima modifica di Clio : 25-11-2014 alle ore 14.39.51.
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