Sbiancai.
Non era decisamente la mia giornata.
Ero troppo debole per accettare quella risposta ambigua.
"No, no, no.." sbottai, prendendogli il braccio "Non conosco la verità finché non sarai tu a dirla..." scossi la testa.
"Dopo quello che mi hai fatto passare oggi hai il coraggio di dirmi che non vuoi farmi soffrire? Ma se hai permesso ad un'altra donna di dormire nel tuo letto, di baciarti? Cosa puoi fare per farmi stare più male?" scossi la testa "Certo.. trattarmi come una sgualdrina che si lascia baciare da un uomo che non è il suo... da nascondere nella sala dei comandi perché.." mi bloccai, sentendo le lacrime riaffiorare "Basta... io non sono così.. odio i sotterfugi, le cose non dette, il tuo atteggiamento ambiguo con me e con le altre.. era una domanda semplice: si o no... se non mi vuoi, benissimo, basta saperlo...".
Respirai profondamente.
"Non posso certo forzarti la mano..." sospirai "Lo prenderò come un no..." senza trattenere più le lacrime "Avrei dovuto chiedertelo prima, invece di aspettare come una sciocca che fossi tu a dirmelo, ogni volta che ti giravi verso di me.. invece no, al massimo mi baciavi, mi abbracciavi, quello si..." scossi la testa "Sono stanca di essere trattata così..." sospirai "Basta..".
Ma poi arrivò qualcuno.
"Andiamo a vedere chi è.." sospirai "Vado a raccogliere la spada.. puoi respingermi come donna, ma resto la tua guardia del corpo.." con un sorriso amaro.
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