Erano tutti sul ponte della Regina d'Afravalone.
Anche Burmid con alcuni dei suoi uomini.
Il mercenario se ne stava appoggiato al parapetto, con lo sguardo fisso verso la sponda opposta del Lagno, con la sua Matiz accoccolata sul braccio.
Elisabeth, Nettuno e Velv, anch'essi convocati da Burmid, attendevano di conoscerne il motivo.
“Rinforzi...” disse il mercenario ad Elisabeth “... un vero uomo, madama, confida solo in se stesso, rammentatelo... hihihihihihihihi...” si voltò verso il ragazzo di nome Davis e da cui attendeva le informazioni per trovare Guisgard “... ebbene? Possiamo conoscere cosa davvero sai ora che sei uno dei nostri, o dobbiamo interrogare un oracolo?”
Il ragazzo sorrise, per poi avvicinarsi a Bumid e cominciare a parlare:
“Ho visto il vascello volante che salpava da Licinia. Ha preso a risalire il Lagno verso Nolhia.”
“Tra qui e Nolhia c'è molta strada da fare.” Intervenne Velv. “Non può arrivarci senza fermarsi mai. Dunque in questo momento può essere ovunque. Le tue informazioni, ragazzo, non valgono poi molto.”
“Quanto le vostre supposizioni.” Con fare irriverente Davis.
“Hihihihihihihihi...” echeggiò la risata stridula di Burmid.
“Forse dovresti imparare l'educazione, ragazzo.” Contrariato Velv.
“E voi dovreste imparare ad ascoltare, signore.” Replicò Davis. “Comunque... dicevo... si, vi è molta strada tra qui e Nolhia... ma vi sono almeno tre importanti centri abitati in cui poter sostare... e due di questi sono vicinissimi a noi ora...”
“Quali sono?” Chiese Velv.
“Suession e Nuova Casalis.” Rispose Davis. “Sono certo che il vascello volante in questo momento si trova in uno di questi due posti.”
“Ne sei davvero certo?” Fissandolo Burmid.
“Si.” Annuì Davis. “Sono tappe obbligate lungo la strada verso Nolhia.”
“Hihihihihihi... ottimo!” Esclamò il mercenario. “Meriti un premio, ragazzo.” E gli diede una delle sue pistole.
“E'... è favolosa!” Incredulo Davis. “Ha il manico intarsiato d'avorio su legno di faggio... l'impugnatura è in madreperla e la canna è bardata d'oro!”
“Hihihihihihihihi... hai meritato di averla, ragazzo.” Divertito Burmid.
“Voglio provarla subito!” Entusiasta Davis.
“Hihihihihihi... mira allora ai fagiani.” Fece Birmid, indicando la sponda del Lagno.
Davis allora prese la mira, ma non riuscì ad esplodere il colpo.
“Ma non va...” guardando la preziosa pistola.
“Da a me...” mormorò Burmid “... avrai inserito la sicura...”
Davis diede la pistola al mercenario e questi, senza dire nulla, sparò alla tempia del ragazzo, uccidendolo sul colpo.
E lo sparo fece volare via Matiz spaventata.
Velv e Nettuno restarono di sasso davanti a quella scena.
“Hihihihihihihi... idiota...” ridendo Burmid e guardando il cadavere di Davis “... pensavi davvero di meritare la mia pistola? Hihihihihihi...”
“Era...” sbigottito Velv “... era necessario?”
“Io non patteggio.” Sentenziò Burmid. “Ricordatelo, capitano. Io non patteggio.” Si voltò verso i suoi uomini. “Gettate questo bastardo in acqua.”
I mercenari obbedirono, gettando il corpo di Davis nel Lagno.
“Bene...” Burmid rimettendo a posto la pistola “... dobbiamo solo decidere dove andare... Suession o Nuova Casalis...” osservando Elisabeth, Nettuno e Velv.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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