Cid sorrise ed annuì a quelle parole di Altea, che erano riuscite a dargli un più di serenità.
I due lasciarono la stanza e cominciarono ad attraversare il corridoio.
La penombra dominava ovunque intorno a loro e tutto era avvolto in un cupo silenzio.
Fuori la sera era ormai prossima e solo lo spettrale e magnifico pallore della Luna lasciava quella torre ancora in una vaga semioscurità.
Ma ad un tratto, Altea e Cid sentirono qualcosa.
Il verso di un uccello.
Di un rapace.
Un verso lugubre, quasi innaturale.
Un attimo di silenzio e poi un grido di donna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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