Guisgard era appena uscito dalla sua stanza, quando vide Clio davanti a lui.
Anche la ragazza aveva udito quel grido.
“Già, sembra che le notti qui siano tutt'altro che monotone...” disse annuendo il presunto Taddeide “... si, andiamo a dare un'occhiata, ma occhi aperti, intesi?”
I due si diressero di nuovo verso le scale, cominciando poi a salire.
Raggiunsero così uno dei piani successivi, trovandosi davanti ad un piccolo atrio.
Da qui si poteva giungere in una saletta, illuminata solo da due candele.
Guisgard guardò Clio e le fece cenno di seguirlo.
Arrivarono poi davanti ad una porta chiusa.
Capitan Falco allora tentò di aprirla.
Un attimo dopo si ritrovarono in una sorta di cappellina fiorita, con diverse specie di piante e diversi tipi di fiori.
Il tutto illuminato da alcune piccole lampade che generavano in quel luogo una sinistra penombra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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