“Perchè in questa torre è conservata un'antica lapide” disse il barone a Clio “dove vi è inciso sopra il vero nome del fiore... ed abbiamo scoperto a nostre spese che tutto ciò è reale.”
“In che modo?” Chiese Guisgard.
“Perchè è proprio il fiore a sentenziare la morte di chi comincia a leggere dal prezioso libro.”
“Come fate ad esserne così certo?” Incuriosito Capitan Falco.
“Perchè è proprio la lapide a dirlo.” Rispose Ciminieri.
“E si potrebbe vedere questa lapide, milord?” Domandò Guisgard.
“Certo, perchè no.” Ridendo il barone. “Dopo colazione vi mostrerò quella lapide.”
E in quello stesso momento, sotto la tavola, toltasi una scarpa, Rosanne cominciò a giocare col suo piede nudo contro lo stivale del presunto Taddeide.
“Diteci, capitano...” sorridendo la ragazza “... vi state appassionando ai nostri misteri?” Divertita. “Io dico di si... e sono certa che morite dalla voglia di scoprire ogni cosa celata di questa torre... vero?”
“Ah, ma sono certo che i segreti di questo luogo” fissandola Guisgard “muoiono dalla voglia di essere... svelati...”
“Dipende da chi ci proverà, capitano...” sorseggiando dal suo bicchiere Rosanne.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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