Guisgard aprì la porta ed insieme a Clio e a Cid si ritrovarono in quella misteriosa stanza.
Fiori di varie specie affollavano quel luogo, riempiendolo con i loro colori ed i loro profumi.
Stavolta ad illuminare quella sorta di serra non vi era più la debole luce delle candele, ma il chiarore del giorno che filtrava da alcune piccole finestre posto in alto.
“Che strano posto...” disse Cid.
Capitan falco cominciò così a guardarsi intorno, come a voler indagare, come a voler svelare chissà quale segreto.
E poi, finalmente, vide qualcosa.
“C'è qualcosa là...” chiamando Clio “... sembra una sorta di mobile ed è coperto da un lenzuolo...”
Il falso mercenario allora si avvicinò e tirò via il lenzuolo.
Ai tre apparve così un antico scrittoio e sopra di esso vi era posto un libro dall'aspetto venerabile.
Guisgard guardò allora la copertina e lesse il titolo:
"Ardea de'Taddei".
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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