Guisgard e Clio lasciarono il vestibolo e corsero verso le scale.
Salirono così fino all'ultimo piano, non trovando ostacoli visto la torre appariva desolata e deserta.
Capitan Falco, giunti davanti ad una grata di ferro, la sollevò e i due si trovarono sulla cima merlata del dongione.
Un freddo e forte vento imperversava e le tenebre apparivano profonde ed immutabili.
Il sibilo del vento, come un vago lamento, metteva ansia e riempiva il cuore d'inquietudine.
Guisgard si guardò intorno, senza però vedere nulla.
“Clio...” disse ad un certo punto una voce “... Clio, sono qui... mi stai cercando... vieni...”
Proveniva dalla merlatura della torre.
E quella voce era udita solo dalla ragazza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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