Sospirai e mi immersi nella lettura, forse mi avrebbe aiutata a distogliere i miei pensieri negativi e la inquietudine ma poi chiusi subito il libro..ero agitata..forse era quel vento implacabile che soffiava e bussava alla finestra, come uno spirito invernale che chiedeva di essere ascoltato.
Era freddo, incredibilmente freddo e provai ad accendere il caminetto ma senza risultati..speravo non mi venisse una bella raffreddatura.
Il servitore bussò alla porta e portò la cena e ringraziai ma lo bloccai..Guisgard non era li, e se avesse detto questo a Nora o altri sarebbe stato pericoloso e sorrisi.."Lasciate pure il vassoio per il mio compagno..Capitan Falco..è a rilassarsi in un bel bagno caldo".
Il servitore uscì e mi sedetti sul tavolo per mangiare anche se la fame non era tanta, non era nemmeno bello mangiare in solitudine e pensai a Guisgard..pregai non fosse in pericolo..si, era una testa calda e amava imbattersi nelle situazioni più disparate e per fortuna ne usciva indenne ma doveva essere più cauto a mio avviso e rimasi a guardare i piatti..
Altea, parli come una moglie che è pronta a fare la romanzina al marito appena torna a casa dalle bevute con gli amici.
Mi alzai..infatti era libero di stare dove voleva e mi cambiai e mi misi in camicia da notte, tanto avrei dormito in quella fredda stanza sola..sembrava infestato da fantasmi o essere demoniaci quel posto e spensi le candele per andare a letto a dormire.
Fu un tratto..e mi voltai di scatto verso la finestra e scattai a quel rumore..era il rapace..lo stesso stridio avevo sentito assieme a Cid..certo poteva essere un comune rapace notturno in cerca di cibo visto il freddo ma quello stridio era surreale e spaventoso.
Guardai poi la porta e scossi il capo..no..uscire sola non era sicuro visto ciò che era successo e col cuore che saltava fino in gola mi feci coraggio e toccai la rosa in oro...e mi avvicinai alla finestra per vedere se avessi scoperto o visto le sembianze di quel rapace.