Guisgard restò per un istante a fissare Clio, dopo quel lieve e dolce bacio, per poi annuire appena alle sue parole.
I due allora lasciarono la stanza e corsero nella direzione in cui era giunto quel grido.
E forse guidato più dall'istinto e da una forte sensazione, il falso mercenario indicò alla piratessa le scale.
Giunsero così davanti alla piccola serra.
E qui trovarono già qualcun altro.
Vi erano infatti due soldati che portavano via il corpo senza vita di una servitrice sotto gli occhi di Nora e di suo marito Ghuan, fratello del barone.
Accanto ai due vi era anche un'altra servitrice in lacrime.
“Noto che dormite poco voi mercenari.” Disse Nora a Capitan Falco ed alla sua guardia del corpo.
“Sempre con un occhio solo.” Annuì Guisgard. “Ed abbiamo il sonno troppo leggero per non udire gridare qualcuno.”
“Una servitrice è morta e l'altra che ha scoperto il cadavere naturalmente si è spaventata e ha gridato.” Spiegò Nora.
“Voi parlate di morte con troppa tranquillità.” Fissandola il falso mercenario. “Soprattutto quando i morti ormai quasi non si contano più.”
“E voi siete troppo invadente per i miei gusti.” Intervenne Ghuan.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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