“Ovvio che ti ho impedito di farlo...” disse Guisgard a Clio, mentre i due si incamminavano verso le loro stanze “... a meno che tu non ti senta l'Euridice di turno in attesa di essere salvata dal un novello Orfeo, ossia il sottoscritto, pronto a scendere nell'Oltretomba.” Facendole l'occhiolino. “A cosa sto pensando, mi chiedi?” Tornando serio. “A tante cose, forse troppe...” pensieroso “... ma più di tutte ripenso al tempo... al tempo impiegato da quelle persone per morire... perchè il libro dovrebbe uccidere in tempi differenti? Da cosa dipende? Non ha senso... e poi perchè Nora pur toccando il libro è rimasta in vita? Allora forse davvero bisogna leggerlo per essere colpiti da questo... incantamento? Qualcosa non mi quadra... anzi, tutto non mi quadra in questa storia...”
Raggiunsero le loro camere.
“Vado a vedere se Altea ha sentito o visto qualcosa di strano in nostra assenza...” Capitan Falco alla piratessa.
Ma poco dopo uscì dalla camera che divideva con la sua falsa concubina, per bussare alla porta di Clio.
“Sono io, Clio...” mormorò il presunto duca “... aprimi, per favore...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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