“Questo è il guaio...” disse piano Guisgard a Clio “... tu credi che io dia più importanza al tuo corpo che non al tuo cuore...” con un braccio cinse il suo fianco e con una mano cominciò a spingere l'anta dell'armadio “... non abbiamo molta scelta... speriamo... uno... due... tre...”
Aprì così l'armadio e lui e la piratessa, con lei stretta al falso mercenario, caddero per terra davanti al letto.
A quel punto Rosanne ed il servitore saltarono su spaventati.
“Accidenti...” mormorò Capitan Falco ancora a terra, con Clio sopra di lui “... credo di averci messo troppa foga, anima mia...” alzò allora lo sguardo sui due che stavano sul letto “... sembra che questa sia la stanza della passione...”
“Che ci fate voi qui?” Urlò Rosanne.
“La stessa cosa che facevate voi, immagino...” sorridendo beffardo Guisgard “... soltanto con più impeto e passione, immagino...” per poi guardare Clio e farle l'occhiolino.
“Non è un bordello questo!” Gridò Rosanne, restando nuda in mezzo al letto.
“Davvero?” Ridendo Capitan Falco. “Eppure non si direbbe...” sarcastico.
“Ora dirò tutto al barone!” Con rabbia la ragazza, mentre il servitore cominciò a vestirsi velocemente.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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