Rosanne rise a quelle parole di Clio.
“Bene...” disse Ciminieri, asciugandosi con un tovagliolo “... non è cortese far attendere una donna... andiamo, madama... così potremo parlare tranquillamente...” alzandosi e facendo segno ad Altea di andare con lui.
Guisgard allora li seguì con lo sguardo fino a quando non lasciarono la sala.
Così il barone e la falsa concubina raggiunsero una saletta laterale, arredata con austerità.
Ciminieri chiuse la porta a chiave e poi pregò Altea di sedersi.
“Avanti, vi ascolto.” Sorridendo alla dama de Bastian.
Intanto la colazione continuava nell'altra sala.
“Suvvia, capitano...” fece Rosanne “... l'amore è bello se è libero... e poi, sono certa, non resterete da solo...” fissando poi Clio.
Passarono alcuni minuti ed anche Capitan Falco si alzò dal suo posto.
“La colazione era ottima, ma ho bisogno di passeggiare un po'.” Disse il falso mercenario. “Mi aiuta a digerire. Vieni con me, Clio?” Rivolgendosi alla piratessa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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