Guisgard e gli altri erano entrati nella serra ed il falso servo fu messo davanti al libro di Ardea.
Il presunto duca allora alzò lo sguardo su quei fiori e comprese.
“Si, ora capisco tutto...” disse fra sé.
Si voltò allora verso Rosanne.
“Perchè non restate tutti a vedere cosa accade?” Rivolto ai presenti. “Tanto a rischiare sono soltanto io.”
“Comincia a leggere allora.” Ordinò Ciminieri.
Rosanne, però, pian piano indietreggiò, fino ad uscire e a chiudere la porta a chiave dall'esterno.
“Maledetti!” Gridò. “Morirete tutti!”
In quel momento arrivò qualcuno.
Era l'uomo che Altea aveva incontrato nei sotterranei, insieme alla misteriosa donna incappucciata.
L'uomo prese una grossa colonna che stava esposta nel corridoio e con quella bloccò la porta.
Rosanne rise trionfante.
“Ma cosa succede?” Gridò il barone dall'interno.
“Vogliono ucciderci tutti...” fece Guisgard.
“E come?” Guardandolo Ciminieri.
“Con questi fiori.” Spiegò il falso servo. “Sono tutti avvelenati. Ecco perchè chi comincia a leggere poi muore.”
“Dobbiamo uscire da qui!” Urlò Burmid.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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