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Vecchio 27-12-2014, 14.17.46   #3076
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
L'alba.
Un soffuso chiarore da Est si estese fin sulle calme e piatte acque, rendendole, dall'impenetrabile blu cobalto figlio della notte, prima di un vago rosato, poi di un vivo purpureo ed infine di un luminoso corallo.
Il cielo allora si illuminò sempre più, mostrando alte e sottile nuvole che, come un velo leggero e delicato, scendevano pian piano da Ponente.
La Santa Caterina era giunta su acque più chiare, animate da una corrente mite ma più forte di quella, quasi impercettibile, che muoveva il denso Lagno.
Ed in lontananza si intravedevano delle costruzioni che si innalzavano dalla piana circostante.
“Altea...” disse Guisgard alla dama di Bastian “... io non ho mai detto che tu portassi sfortuna a bordo. Non l'ho detto per il semplice fatto che non ho mai creduto a tali superstizioni. E se all'inizio fui restio al tuo soggiorno su questa nave era solo perchè non volevo mettere in pericolo un'altra vita, oltre quelle dei miei uomini. Tu però hai insistito per restare, volendo poi persino partecipare alle missioni a terra, nonostante io fossi dubbioso. Ed ora ti lamenti di non so cosa. Ovvio che sia pericoloso. E se tu hai rischiato di essere violentata, io e gli altri scesi con te abbiamo a nostra volta rischiato più volte di rimetterci la pelle. Dunque sinceramente non so di cosa tu possa ancora lamentarti, visto che, come detto, sei stata tu a voler salire sul mio veliero. Ora vuoi scendere? E' una tua scelta ed io la rispetterò. Ma sappi che se scenderai di tua volontà, poi non vi risalirai più. E se questo è ciò che vuoi, allora al primo scalo ti faremo scendere a terra.”
Raggiunse poi alcuni dei suoi al posto di comando.
“Guisgard...” Palos, mostrandogli una cartina “... abbiamo lasciato le acque del Lagno ed ora stiamo navigando il fiume Volotronus.”
“Non dovevamo lasciare il Lagno...” fece il capitano “... questo rallenterà il nostro arrivo a Nolhia.”
“Dobbiamo comunque fermarci per fare provviste.” Mormorò Irko.
“Allora al primo punto di scalo ci fermeremo” dispose il presunto Taddeide “e caricheremo le provviste. Poi riprenderemo il cammino verso Nolhia.”
“Si, signore.” Annuirono i due.
“Ora però dovresti riposare un po', Guisgard.” Disse Palos. “Su, va a fare colazione.”
“D'accordo.” Annuì il capitano.



Poco dopo, nella sua cabina, Clio era appena uscita dalla vasca, quando, con indosso solo un telo, tornando nella camera vera e propria, con sua sorpresa vi trovò qualcuno.
“Queste essenze nell'aria” disse Guisgard che stava seduto sul letto con d'avanti un grosso vassoio imbandito “sono davvero profumate. Ma credo che anche la colazione che ti ho appena portato abbia un profumino niente male.” Facendole l'occhiolino. “Sono sicuro di poter soddisfare ogni tuo gusto. Ti rivelerò un segreto...” sorridendole “... ho una collezione di marmellate unica. E' questo il mio segreto per far cadere le donne ai miei piedi.” Ridendo appena. “Ma prima...” mostrandole un fiore “... siccome una donna non si sveglia mai senza un fiore, ecco un'erica...” adagiandola fra i capelli biondi di lei “... nel linguaggio dei fiori simboleggia la solitudine... ma la solitudine” con i suoi occhi azzurri in quelli chiari di lei “è tante cose... è il Tempo... è la distanza... è tutto ciò che ci separa da quel che amiamo... e la solitudine è la campagna di ogni vero innamorato, poiché quando si ama il resto del mondo svanisce...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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