“Allora facciamo un patto...” disse Guisgard a Clio, prima di sporgersi a guardare in basso “... fammi una domanda ed io ti risponderò senza alcun giro di parole... promesso...” sorridendo.
Il carretto intanto era arrivato molto vicino alla fiancata del vascello e a bordo, come detto, vi erano due individui, uno anziano e l'altro giovane.
Avevano caricato sul carretto diversi pezzi di statue lignee, rozzamente scolpite e qualcuna con un accenno di colorazione.
“Pensi troveremo presto lavoro, zio?” Chiese il giovane all'anziano.
“Ma certo.” Annuì questi. “Dopotutto, grazie al Cielo, siamo in terre Cristiane. Cristiane autentiche, intendo. Insomma, abitate da timorosi uomini che non solo si professano credenti, ma che di fatto si comportano come tali.”
“Guarda questa nave, zio...” il giovane indicando la Santa Caterina ormeggiata “... hai visto la prua?” Facendo segno dove vi era la polena del vascello, che raffigurava Santa Caterina.
“Si, ho visto...” fissando la nave l'anziano “... saranno di certo stranieri...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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